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Il futuro delle ferrovie è … nell’ignoranza

Pare che il futuro delle ferrovie sia nell’idrogeno (fonte: La Repubblica del 2021-09-27). L’articolo dice che le fonti energetiche che muovono i treni sono cambiate nell’ultimo secolo dal carbone al diesel e, infine, all’elettricità.

Già questa frase contiene un problema: possiamo chiamare fonti energetiche “le sorgenti di energia a disposizione dell’uomo e in quanto tali possono essere utilizzate […]” (fonte: Wikipedia).

In questo senso, il carbone (inteso come carbone fossile) può essere considerato una fonte in quanto è energia solare immagazzinata dagli alberi milioni di anni fa e trasformata in carbon fossile sotto certe particolari condizioni.

Allo stesso modo, il “diesel” o meglio il carburante adatto a muovere un motore diesel, peché Rudolf Diesel è stato l’inventore del motore che porta il suo nome (e non il carburante ) e che usa il gasolio come combustibile, è un derivato del petrolio per cui vale lo stesso ragionamento che per il carbone.

Però no, accidenti, l’elettricità non è una fonte di energia!

Purtroppo questo non è un caso isolato di cattiva informazione basata su confusione tra fonte e vettore di energia. Fonte è quello che abbiamo detto prima. Vettore è unaa forma di energia facilmente trasportabile (questa affermazione non è molto precisa, ma lo è sufficientemente in questo contesto). Ci sono fonti (cioè disponibili in natura) che sono anche (più o meno) vettori (cioè che permettono l’immagazzinamento e il trasporto) come il gas naturale. Ma l’elettricità è chiaramente solo un vettore.

Di fatto, l’elettricità non esiste in giacimenti naturali. L’elettricità la produciamo trasformando in energia elettrica altre forme di energia (principalmente derivanti da quelle che chiamiamo fonti).

E qui viene il secondo problema: lo stesso ragionamento sulla elettricità vale per l’idrogeno. Dove troviamo idrogeno libero in natura? A parte qualche traccia, semplicemnte, non c’è. Il grosso dell’idrogeno con cui veniamo “a contatto” è legato all’ossigeno (acqua) o a carbonio e ossigeno (composti organici). Per avere idrogeno dobbiamo separarlo dagli altri elementi, per esempio, attraverso l’elettrolisi dell’acqua.

Tutte le reazioni chimiche hanno a che fare con l’energia: alcune ne liberano (p.es. combustione) altre ne richiedono (p.es. elettrolisi). L’elettrolisi dell’acqua è quindi dell’idrogeno un modo per passare da energia elettrica (che non è una fonte ad una energia chimica (che continua a non essere una fonte).

Fonte di energia rinnovabile è ciò che riteniamo possa essere ripetuto nel tempo, senza limiti (o almeno senza limiti nell’arco di qualche vita umana). L’unica energia rinnovabile è quella solare (non è vero perché c’è anche l’energia gravitazionale tra terra e luna -e sole- che si manifesta nelle maree, ma qui non ha molta importanza):

  • energia solare direttamente trasformabile in elettricità (fotovoltaico)
  • energia solare trasformata in combustibile (legno e biocarburanti) dal processo di fotosintesi
  • energia solare trasformata in calore dalla superficie terrestre che genera il moto dell’aria (eolico)
  • energia solare che fa evaporare l’acqua con conseguenti precipitazioni e quindi possibilità di sfruttare corsi di fiumi (idroelettrico)

In fondo anche carbone e petrolio derivano dal sole, ma su tempi così lunghi (milioni di anni) da non renderle rinnovabili.

L’idrogeno no, non è rinnovabile, soprattutto perché non è neanche una fonte!